Cyber-psicologia: cos’è e come usarla

La cyber-psicologia è una disciplina che combina la psicologia con l’uso delle tecnologie digitali. Più della metà della popolazione mondiale ha accesso a Internet. Quasi tutte le persone possiedono uno smartphone, un computer o un tablet con cui trascorrono la maggior parte della propria giornata (per lavoro, svago, vedere un film, chattare con gli amici, ecc.). Con l’arrivo del nuovo millennio, è evidente che l’impatto delle nuove tecnologie ha rimodellato completamente il tessuto della nostra società e il modo in cui concepiamo la realtà. Le ricerche e gli studi della cyber-psicologia si concentrano proprio sull’impatto che l’uso di queste tecnologie ha sulla salute mentale, sul comportamento e sul benessere delle persone.

La cyber-psicologia risulta rilevante proprio per il fatto che il nostro mondo è sempre più digitale e le nuove tecnologie hanno un impatto sempre più significativo sul benessere mentale degli individui. Ciò include l’uso di social media, giochi online, chat, videoconferenze e altre tecnologie digitali.
Sono molti i cambiamenti che ci attendono e altrettanti i bisogni e le sfide a cui andremo incontro. La cyber-psicologia cerca di spiegare, dare supporto e rispondere a tutti gli interrogativi che nascono da questa nuova dimensione, aiutando le persone a comprendere meglio quali impatti comportano questi cambiamenti e quali comportamenti sani adottare nell’uso delle tecnologie digitali. Dato che la dipendenza dai nostri dispositivi e da internet è divenuta ormai quasi totale, sviluppare quest’area della psicologia è oggi necessario.

La cyber-psicologia, quindi, se applicata in maniera corretta può risultare utile per migliorare il benessere mentale dei navigatori della rete. Li può aiutare a:

  • Riconoscere i rischi: è importante capire che l’uso eccessivo delle tecnologie digitali può portare a problemi di salute mentale come ansia, depressione e isolamento sociale.
  • Creare limiti: è importante impostare limiti all’uso delle tecnologie digitali per evitarne l’uso eccessivo. Ad esempio, limitare il tempo trascorso sui social media o su internet in generale.
  • Essere consapevoli dei propri sentimenti: le tecnologie digitali possono influire sui nostri stati d’animo, quindi è importante essere consapevoli dei propri sentimenti ed emozioni quando si utilizzano queste tecnologie.
  • Cercare supporto: se si stanno affrontando problemi di salute mentale a causa dell’uso delle tecnologie digitali, è importante cercare il supporto di professionisti.
  • Praticare l’igiene digitale: ciò include pratiche come la gestione delle password, la protezione della privacy online e l’uso di software antivirus per evitare il rischio di cyber attacchi.

In sintesi, la cyber-psicologia può essere utilizzata per aiutare gli utenti a comprendere meglio gli impatti delle tecnologie digitali sulla salute mentale e ad adottare comportamenti sani nell’uso di queste tecnologie.

Ne consegue che la cyber-psicologia, se appresa e sfruttata al meglio, può essere utilizzata anche per difendersi dai cyber-attack:

  • Formazione alla sicurezza informatica: la cyber-psicologia può aiutare a identificare i comportamenti dei dipendenti che aumentano il rischio di attacchi informatici, ad esempio la condivisione di password o il clic su link sospetti. Con questa conoscenza, è possibile sviluppare programmi di formazione efficaci per migliorare la sicurezza informatica.
  • Consapevolezza dei rischi online: la cyber-psicologia può aiutare gli utenti a comprendere meglio i rischi online, ad esempio l’hacking, il phishing e il malware. In questo modo, chi naviga può essere più consapevole dei comportamenti da evitare per ridurre il rischio di diventare vittime di un attacco informatico.
  • Educazione alla privacy online: la cyber-psicologia può essere utilizzata anche per educare le persone sulla protezione della propria privacy online. Tutti possono essere istruiti su come proteggere le proprie informazioni personali e sulle migliori pratiche per la gestione delle password e dei dati sensibili.
  • Analisi del comportamento degli utenti: la cyber-psicologia può essere utilizzata, infine, per analizzare il comportamento degli individui online, ad esempio può capire come interagiscono con le e-mail di phishing o come reagiscono ai messaggi di avviso di sicurezza. Queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare la progettazione di software e tecnologie di sicurezza informatica.

In generale, la cyber-psicologia rappresenta un utile strumento per difendersi dai cyber-attack, poiché aiuta a comprendere i comportamenti degli utenti e le dinamiche sociali online, che possono essere utilizzate per sviluppare strategie di prevenzione e di difesa più efficaci.

A volte però la cyber-psicologia non basta per difendere in maniera adeguata la propria attività lavorativa. Imprenditori e professionisti possono salvaguardare la propria professione e i propri dati grazie all’adozione di una polizza Cyber Risk. Questa copertura consente all’assicurato di tutelarsi dagli attacchi informatici e dalle conseguenti spese e perdite di dati e informazioni confidenziali. Inoltre, questa copertura fornisce l’intervento di un esperto per il recupero dei dati persi e per la decontaminazione da eventuali malware. Tutti questi sono servizi inclusi nella versione Smart, che prevede un massimale fino a €25mila. Ai propri clienti Lokky offre anche la possibilità di stipulare una versione Top della polizza, che prevede un aumento del massimale fino a €250mila e l’inserimento di numerose garanzie aggiuntive, tra cui una Diaria giornaliera per interruzione dell’attività e la copertura delle spese per il ripristino dell’immagine aziendale.

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