In collaborazione con il nostro partner F2D, questa settimana esaminiamo i recenti cambiamenti avvenuti nelle buste paga degli Italiani.
In che cosa consistono queste novità? Variazione dell’Irpef e introduzione del nuovo Assegno unico e universale per i figli a carico: sono questi i cambiamenti introdotti con l’ultima Legge di Bilancio e che comportano numerose novità fiscali e previdenziali i cui effetti si potranno vedere proprio a dalle busta paga di marzo.
Nuovi scaglioni Irpef
Per ciò che riguarda l’Irpef, con l’inizio del 2022, sono cambiati gli scaglioni, le aliquote applicate e il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente. In precedenza infatti gli scaglioni erano cinque: fino a 15.000 euro con aliquota al 23%; da 15.001 euro a 28.000 euro con aliquota al 27%; da 28.001 euro a 55.000 euro con aliquota al 38%; da 55.001 euro a 75.000 euro con aliquota al 41%; e, infine, oltre i 75.000 euro, con aliquota al 43%.
Le aliquote ora invece sono state ora ridotte a quattro:
- fino a 15.000 euro con aliquota al 23%
- da 15.001 euro a 28.000 euro con aliquota al 25%
- da 28.001 euro a 50.000 euro con aliquota al 35%
- oltre i 50.000 euro con aliquota al 43%
Sostanzialmente ciò significa che per i redditi da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota fiscale si abbassa dal 27% al 25%; per i redditi fino a 50.000 euro l’aliquota del 38% si riduce al 35%, mentre scompare la precedente aliquota del 41%, poiché oltre i 50.000 euro è prevista un’unica aliquota pari al 43%.
La rimodulazione delle detrazioni
Ci sono invece 4 novità relative alla rimodulazione delle detrazioni:
- ampliamento della prima soglia di reddito soggetta a detrazione, che passa da 8.000 a 15.000 euro
- per la seconda soglia di reddito (da 15.000 a 28.000 euro) la misura della componente fissa della detrazione passa da 978 a 1.910 euro. Viene inoltre modificata la modalità di calcolo della componente variabile: pari a 1.190 euro per un reddito di 15.000 euro decresce all’aumentare del reddito fino ad annullarsi raggiunti i 28.000 euro
- per l’ultima soglia di reddito soggetta a detrazione – quella tra i 28.000 e i 50.000 euro – la detrazione massima passa da 978 a 1.910 euro. Quest’ultima cifra è relativa ai redditi pari a 28.000 euro e decresce arrivando a quota zero raggiunta la soglia dei 50.000 euro
- previsto un aumento di 65 euro della detrazione applicabile alla fascia di reddito tra 25.000 e 35.000 euro.
Il trattamento integrativo
La revisione delle aliquote e del calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente ha inevitabilmente rimodulato il trattamento integrativo. La nuova normativa stabilisce che:
- per i redditi annui fino a 15.000 euro continuerà ad essere erogato direttamente dal sostituto di imposta nel cedolino stipendiale
- per i redditi fino a 28.000 euro il beneficio potrà essere riconosciuto, in presenza dei presupposti previsti dalla norma, in sede di dichiarazione dei redditi
- per i redditi superiori a 28.000 euro, viene abolita la precedente detrazione prevista per i redditi da 28.000 a 40.000 euro.
Tra le agevolazioni previste dalla nuova Legge di Bilancio rientra anche lo sgravio contributivo per i lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile previdenziale fino a 35.000 euro all’anno (ovvero 2.692 euro lordi al mese) di 0,8 punti percentuali. Sarà valida solo per l’anno 2022 e, al momento, si attendono le istruzioni operative da parte dell’Inps.
Genitori, attenzione: arriva l’Assegno unico e universale
Altra novità fondamentale, per chi è genitore, riguarda l’introduzione dell’Assegno unico e universale che va a sostituire tutte le precedenti detrazioni fiscali previste per i figli a carico fino ai 21 anni di età. Proprio a partire dagli stipendi di marzo 2022 gli assegni precedentemente previsti vengono sostituti dalla nuova misura, erogata dall’Inps. Per accedervi, però, è necessario fare domanda all’Inps tramite l’apposita pagina disponibile sul sito dell’Istituto di Previdenza.
C’è tempo invece fino a cinque anni per chiedere eventuali arretrati degli assegni al nucleo familiare, per nuclei con figli spettanti fino al 28 febbraio 2022, che potranno essere erogati nel cedolino dello stipendio.
Da sottolineare, infine, come dallo stipendio di marzo le detrazioni fiscali saranno automaticamente riconosciute dal 1° marzo solo per i figli con 21 anni compiuti entro il 31 marzo 2022 (se presenti nella banca dati di NoiPa). Per i figli che compiranno 21 anni dopo questa data andrà presentata domanda sul sito di NoiPA o tramite modello cartaceo.
Tutte le novità illustrate avranno impotanti impatti sulle busta paga e le aziende dovranno essere in grado di adeguarsi velocemente.