Orientarsi tra le diverse scadenze fiscali per le aziende non è facile: per questo abbiamo deciso di approfondire l’argomento con il nostro partner F2D, esperto in materia.
Chiunque abbia un’azienda, titolare di un’impresa o lavoratore autonomo, sa bene che ci sono delle date importanti da segnare sul calendario: le scadenze fiscali del 2022.
Si tratta di appuntamenti importanti da non dimenticare per non rischiare di incappare in sanzioni ed inutili perdite di tempo.
Le incombenze più importanti dei prossimi mesi
Destreggiarsi tra date, norme e moduli non è certo facile, contando poi che vengono spesso introdotte ulteriori novità per le quali bisogna restare aggiornati. Quest’anno, per esempio, con il recente decreto fiscale, si è deciso di estendere il pagamento delle cartelle fiscali da 60 a 180 giorni per gli atti notificati dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, così come è stata stabilita una proroga del pagamento dell’Irap: dopo la sospensione ottenuta tramite il decreto Rilancio, il termine è slittato dal 30 novembre 2021 al 31 gennaio scorso.
Scadenze Iva e della LIPE trimestrale
Quindi quali sono le incombenze da segnare nello scadenzario fiscale dei prossimi mesi?
Si comincia con il pagamento dell’Iva, il cui saldo relativo all’anno fiscale 2021, se si è in regime Iva trimestrale, va versato entro il 16 marzo. Attenzione se il versamento viene effettuato nei mesi successivi: entro il 30 giugno – termine ultimo per le imposte sul reddito – viene calcolato un interesse pari allo 0,40% per ogni mese successivo al 16 marzo. Se si opta per il pagamento del saldo Iva a rate, l’interesse è dello 0,33% per ogni mese, con scadenza fissata al 30 novembre.
Si ha tempo fino al 30 aprile per l’invio della dichiarazione Iva per l’anno 2021, mentre i documenti per le comunicazioni Iva mensili sono disponibili a partire dal primo giorno di ogni mese. Le bozze per le comunicazioni periodiche, invece, sono accessibili dal sesto giorno del secondo mese in riferimento al trimestre oggetto della liquidazione Iva.
Per quanto riguarda la liquidazione periodica Iva (detta anche LIPE) – la comunicazione telematica che deve essere inviata trimestralmente all’Agenzia delle Entrate per riepilogare i dati delle proprie liquidazioni Iva – le scadenze di trasmissione sono le seguenti:
- 31 maggio 2022 per il primo trimestre 2022
- 16 settembre 2022 per il secondo trimestre 2022
- 30 novembre 2022 per il terzo trimestre 2022
- 28 febbraio 2023 per il quarto trimestre 2022
Ires, Irpef e Irap
Per quanto riguarda invece Ires, Irpef e Irap, la prima rata deve essere versata entro il 30 giugno mentre la seconda entro il 30 novembre. La possibilità di pagare in due tranche scatta se la cifra dovuta supera i 103 euro. Solitamente la prima è pari al 40% dell’importo, la seconda al restante 60%, ma per i contribuenti che utilizzano i modelli ISA (specifiche attività di impresa, professioni e arti individuate dal Ministero dell’Economia e della Finanze) la ripartizione è pari al 50% per rata.
Certificazione Unica e non solo
Nel calendario delle scadenze fiscali bisogna annotarsi anche l’inoltro della Certificazione Unica entro il 16 marzo ai percettori e all’Agenzia delle Entrate. Attenzione però: per le certificazioni dei redditi di alcuni lavoratori autonomi la data può slittare fino al 31 ottobre.
Invece entro il 2 maggio deve essere effettuata la comunicazione dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, relativa al primo trimestre 2022. Si tratta del cosiddetto Esterometro.
Entro il 16 del mese corrente va eseguito anche il pagamento all’Inps del contributo minimo obbligatorio per artigiani e commercianti per i primi tre mesi dell’anno. Infine, entro il 31 maggio, vanno pagate le imposte di bollo sulle fatture elettroniche del primo trimestre dell’anno; la data slitta al 30 settembre se l’importo è inferiore ai 250 euro.