A firma di Sauro Mostarda, CEO di Lokky
Il settore assicurativo, come gli altri segmenti di mercato, ha dovuto stare al passo con i cambiamenti dovuti alla trasformazione digitale. L’insurtech, ovvero tutto ciò che è innovazione technology-driven in questo ambito, si sta facendo sempre più protagonista del mercato assicurativo, impattando notevolmente i modelli di business delle compagnie tradizionali e introducendo nuovi player sul mercato. Secondo l’Open & Embedded Insurance Observatory Report 2022 oggi a livello globale il settore vale già 1.8 miliardi di dollari, ma ha un potenziale di crescita del 60% nel giro di pochi anni.
Ma chi sono le persone che maggiormente ricorrono alle soluzioni assicurative digitali? I giovani, per ragioni anagrafiche e di predisposizione facile ai cambiamenti tecnologici e digitali, rappresentano la fetta più ampia. Una ricerca di Deloitte sostiene che i Millennials, ovvero le persone nate tra il 1982 e il 1997, sono la fetta di popolazione più propensa a valutare l’acquisto di prodotti assicurativi da canali digitali piuttosto che da quelli tradizionali. Ad esempio, in ambito casa, si registra l’interesse verso livelli di copertura personalizzabili in base all’effettiva presenza all’interno della casa (83%) e monitoraggio dei consumi domestici attraverso l’uso di device tecnologici (77%); nel comparto auto, invece, sono interessati a soluzioni innovative come: meccanismi premianti (74%) e copertura trasversale di tutte le forme di mobilità utilizzate dal cliente (83%) e personalizzabile in base all’effettivo utilizzo del mezzo (77%).
Secondo Webranking, i Millennials sono una fetta di mercato destinata a crescere poiché entro il 2030 tale generazione rappresenterà il 45% del mercato assicurativo. Questi potenziali clienti scelgono infatti il canale online per diversi motivi e comodità. Innanzitutto, trovano una maggiore personalizzazione delle offerte e una più rapida gestione delle pratiche dei sinistri. Le assicurazioni online puntano infatti proprio a snellire molte pratiche anche grazie alla gestione paperless, sono perciò più flessibili e spesso più trasparenti grazie alla tracciabilità dei consensi e del servizio intero. Questo emerge dal recente sondaggio realizzato da IVASS. Per i giovani le caratteristiche necessarie devono essere infatti: la comprensibilità del linguaggio contrattuale (54,1%);, la chiarezza su aspetti specifici (53,2%), e la durata del contratto (44,1%). Ad allontanare i ragazzi dalle polizze c’è, invece, il costo (67,5%) insieme alla scarsa comprensibilità della polizza (50,0%), seguite dalla sfiducia nei confronti delle assicurazioni (42,4%) e da esperienze negative pregresse (28,7%).
Anche il tipo di assicurazioni che vengono maggiormente sottoscritte sta gradualmente cambiando. Se prima della pandemia le assicurazioni RCA erano quelle che occupavano maggiormente il mercato, dopo la crisi pandemica, circa il 53% sottoscriverebbe altre tipologie di polizze. Tra i macro-trend evidenziati si evince che, oltre ad una crescente domanda per assicurazioni Vita, Salute e Protezione Reddito, aumenta la richiesta da parte delle generazioni più giovani di prodotti semplici e intuitivi, caratterizzati da un buon rapporto qualità-prezzo.
Attualmente i giovani prediligono infatti quattro tipologie di polizze: Instant, che partono anche da budget minimi; Micro, circoscritte a un periodo temporale ristretto e quindi a prezzi vantaggiosi; Pay-per-use, pagabili sulla base dell’utilizzo reale e Inclusive, ovvero offerte in bundling (ossia vendute in un pacchetto indivisibile) di un servizio acquistato in modalità digitale. Tutto questo, di pari passo ai metodi di pagamento che continuano a cambiare: sono sempre di più le compagnie che offrono sistemi di pagamento digitali e che consentono di rateizzare il premio a tasso zero.
Una ricerca proprietaria di Lokky ha messo in luce le caratteristiche che una compagnia assicurativa ideale dovrebbe avere: oltre alla personalizzazione, gli altre due aspetti fondamentali sono per il 73,1% dei casi la tempestività nel rispondere ai sinistri e per il 66,5% la semplicità nel processo di acquisto. Tutti questi dati dimostrano un crescente interesse da parte di una nuova fetta di popolazione che si sta avvicinando al mondo assicurativo grazie anche alla trasformazione digitale.
L’insurtech si sta rivelando, dunque, una delle soluzioni più efficaci per avvicinare i più giovani a un settore che fino ad oggi è stato percepito come tradizionale e inefficace, con una conseguente esposizione a rischi che – se non gestiti adeguatamente – potrebbero avere un impatto importante sulla propria vita personale e professionale.