Open innovation: i trend nel settore finanziario e assicurativo

A cura di Paolo Tanfoglio, CEO di Lokky

Sempre più aziende e organizzazioni italiane riconoscono il modello dell’Open Innovation come valore competitivo sul mercato; alla luce del progresso tecnologico e della tendenza, da parte del mondo corporate, ad offrire servizi sempre più personalizzati e cuciti su misura dei propri clienti, ci si è resi conto che il paradigma della “closed innovation” – ovvero l’utilizzo di strumenti e know how esclusivamente dentro i confini dell’impresa – non basta più.
Sì è compreso che per crescere è necessario abbracciare anche un modello di innovazione aperta, attraverso uno scouting di idee, soluzioni, tecnologie presenti in ecosistemi esterni, quali – ad esempio – startup, istituti accademici ed enti. Incubatori, partnership, acquisizioni, call for ideas sono alcuni degli strumenti utilizzati dalle imprese per innovare il proprio posizionamento sul mercato. Inoltre, in un ambito fortemente regolamentato e a elevata componente tecnologica, un modello basato sugli Open Data – messi a disposizione dai vari attori degli ecosistemi – consente di intercettare e anticipare tendenze di mercato.

L’Open Innovation si declina nell’ambito finanziario ed assicurativo, attraverso l’Open Finance e Open Insurtech. In Europa, tale mercato conta oltre mille aziende che offrono 256 tra servizi finanziari ed assicurativi, che rappresentano il 41% del totale dei servizi assicurativi e finanziari.
L’Open Finance è sicuramente un trend in forte crescita: l’entrata in vigore della normativa UE Psd2 ha segnato, infatti, una svolta di mercato, stimolando la competizione e aprendo le porte a nuovi player. Lo dimostrano anche i dati della ricerca Global Open Banking Report di Cbi-Pwc: solo nel 2021, sono state registrate operazioni di merger e di acquisition nel settore per circa 2 miliardi di euro e, oltre ai quasi 4.000 Accounting Servicing Payment Service Provider, è cresciuto il numero di Third-Party, che a oggi sono circa 500, con un +300% dal 2019. Benché nell’attuale contesto italiano il fenomeno risulti ancora inferiore rispetto ad altre realtà europee, esso dimostra ampi margini di crescita e di sviluppo.

Anche l’Open Insurance registra un trend in progressiva crescita. I dati dell’Italian Insurtech Association testimoniano il boom del settore: nel primo trimestre 2021, le aziende non appartenenti al mondo insurance – che hanno integrato i propri servizi con un’offerta assicurativa – sono cresciute del +426% rispetto ai primi mesi del 2018. Inoltre, si stima che il mercato raggiungerà nei prossimi 10 anni fino al +20% del valore di mercato assicurativo totale, per un mercato il cui valore è quotato tra 3 e i 5 miliardi di euro solamente in Italia.

A testimonianza ulteriore della crescita di questi ecosistemi, dalla ricerca avviata da Fabrick, Illimity e da The European House Ambrosetti – emerge che il 100% delle Fintech ha rivelato come fondamentale per il proprio business creare partnership con altri attori e, infatti, il 70% di esse ha già attuato o intende attuare forme di integrazione di prodotti/servizi di terzi, considerando gli accordi esterni come chiave per migliorare l’efficacia commerciale. Nei prossimi 3 anni, infine, ben il 43% delle Fintech intervistate ritiene che sarà parte integrante di un ecosistema.