Prestazione occasionale: quali vantaggi comporta?

 

 

 

 

 

Che cosa si intende per prestazione occasionale?

La prestazione occasionale è uno strumento che deve essere utilizzato dai soggetti privati che vogliono intraprendere attività professionali in modo saltuario e sporadico. Si fa riferimento a circostanze in cui vi sono soggetti che risultano esonerati dall’apertura di una Partita IVA in quanto svolgono l’attività professionale in modo non abituale e continuativo. Si tratta, quindi, di occupazioni di conseguenza minimali e residuali, con le quali un soggetto può raggiungere piccoli guadagni.
È importante sottolineare che le prestazioni occasionali non rappresentano un’alternativa alla Partita IVA.

Tipologie di prestazione occasionale

La prestazione occasionale è una attività lavorativa svolta in modo del tutto occasionale, episodica, e non continuativa nel tempo. Questo tipo di attività può assumere natura di:

  • Prestazione di lavoro autonomo occasionale (“collaborazioni occasionali”): in questo primo caso la prestazione riguarda attività a prevalente vocazione intellettuale, come nel caso di consulenza, scrittura, e tutte le attività affini. Si tratta delle prestazioni professionali a carattere intellettuale, in cui i soggetti non hanno obbligo di iscrizione ad albi o elenchi professionali che svolgono occasionalmente l’attività. Un esempio chiarificatore è quello dell’amministratore di condominio che esercita l’attività soltanto nel proprio stabile;
  • Prestazione occasionale, in senso stretto: il secondo caso, invece, riguarda esclusivamente le attività non abituali legate ad operosità di tipo subordinato, quindi con un committente stabilito. In questo caso specifico l’attività di lavoro svolta non è autonoma, come nel caso precedente, ma alle dipendenze di un committente. Attività che possono essere gestite con il contratto di prestazione occasionale (per le aziende) o con il libretto famiglia (per i privati).

La prestazione occasionale conviene?

La prestazione occasionale risulta conveniente quando l’interessato raccoglie incassi inferiori a 4.800€ e desidera svolgere questa attività contemporaneamente ad altre mansioni, in maniera occasionale e non professionale. Questo perché coloro che svolgono prestazioni occasionali e in un anno incassano meno di 4.800€, non devono pagare le tasse e riceveranno da parte dello Stato l’ammontare delle tasse versate dai propri clienti direttamente sul conto statale.

Nel caso in cui gli incassi dovessero superare i 4.800€, il privato è obbligato per legge a pagare l’IRPEF, seguendo il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali, che vanno dal 23% al 43%. Non esistono limiti di incassi o di giorni lavorati per utilizzare le prestazioni occasionali ma nel momento in cui vengono superati i 5.000€ di incassi, nasce l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS per pagare i contributi del 33,72%, così suddivisi:

  • ⅓, quindi 11,24%, sarà a carico tuo, e dovrai inserirlo nella ricevuta sottraendolo dal tuo compenso
  • ⅔, quindi 22,48%, saranno invece a carico del tuo cliente

La totalità dei contributi va versata all’INPS da parte del cliente, sia quelli che sono sottratti dal proprio compenso, sia quelli a proprio carico.
In questo caso però risulta consigliabile aprire la Partita IVA, con la modalità più adeguata al tipo di attività svolta.

Per capire quale caso risulta più idoneo, se lavorare in prestazione occasionale o aprire la Partita IVA, è raccomandabile rivolgersi al proprio commercialista.

Incompatibilità: quando non si può svolgere prestazione occasionale

I prestatori di lavoro autonomo occasionale possono svolgere contestualmente altre attività lavorative di tipo sia subordinato sia autonomo, queste ultime con carattere di abitualità e prevalenza. Tuttavia, sussistono alcune eccezioni:

  • Dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno;
  • Dipendenti pubblici non possono rendere prestazioni di lavoro autonomo occasionale, a meno che non siano stati a ciò specificamente autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza.

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