Tasse Partita IVA: quanto si paga con un Regime Ordinario

 

 

 

 

 

 

Per regime ordinario si intende il regime fiscale obbligatorio per chi non può accedere al regime forfettario. Viene applicato a società di capitali ed è facoltativo per le ditte individuali che l’anno prima non hanno avuto ricavi superiori a:

  • 400.000 euro per prestazione di servizi;
  • 700.000 euro per le altre attività.

Questo regime comporta diversi adempimenti contabili obbligatori ed è sottoposto a IRPEF, IRAP e altre imposte.

Imposte Regime Ordinario

Il calcolo delle tasse non è dei più semplici, dato che devi distinguere tra fatturato lordo, ovvero il complesso delle fatture e degli incassi emessi durante l’anno, e il reddito imponibile calcolato in base al principio di competenza. Al fine di non commettere errori, pagando più tasse del dovuto oppure incorrendo in eventuali sanzioni, per evitare di ottenere un calcolo impreciso, è consigliabile farsi affiancare da un commercialista o un consulente gestionale.

Il regime ordinario prevede alcune regole specifiche per la fatturazione, ovvero l’applicazione dell’IVA e l’obbligo della fattura elettronica. L’IVA deve essere inserita nelle proprie fatture. Questo significa che al prezzo del prodotto o del servizio venduto deve essere aggiunta l’IVA. Quest’imposta è pari al 22% del prezzo. Tuttavia, per alcuni prodotti la percentuale dell’IVA può essere ridotta. Ad esempio, per la carne e il pesce l’IVA è al 10% mentre per il latte e il pane l’IVA è al 4%.
È previsto, inoltre, l’obbligo della fattura elettronica. Si tratta di un sistema digitale di invio e conservazione delle fatture. Le fatture vengono inviate al cliente nel cassetto fiscale presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate o al suo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Le imposte previste nel regime ordinario sono:

  • Per le persone fisiche il pagamento dell’IRPEF;
  • Per il reddito annuo societario risulta necessario pagare l’IRES;
  • Soltanto sulle società, a partire dal 1° gennaio 2022, viene applicata l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttrici);
  • Infine, come sopracitato, su tutte le fatture passive e attive si paga l’IVA.

Inoltre, per il calcolo delle tasse nel regime ordinario vengono applicati una serie di parametri:

  • Il principio di competenza;
  • I costi deducibili: nel regime ordinario è possibile dedurre diversi costi relativi alla gestione dell’attività, concorrendo all’abbassamento del reddito imponibile;
  • Il sistema di proporzionalità.

Contabilità e adempimenti del Regime Ordinario

La contabilità di una Partita IVA in regime ordinario prevede alcuni adempimenti obbligatori, tra cui:

  • La fatturazione elettronica;
  • L’applicazione dell’IVA in fattura;
  • La dichiarazione IVA, una comunicazione telematica annuale da inviare all’Agenzia delle Entrate,
  • il versamento dell’IVA, a cadenza mensile o trimestrale;
  • La compilazione di libri e registri contabili, come ad esempio: il libro giornale, il libro inventario e delle eventuali documentazioni di magazzino, i libri sociali e il bilancio di esercizio.

Fatturazione elettronica in Regime Ordinario

A partire dal 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti i contribuenti in regime ordinario.
Tra i pochi soggetti esclusi, rientrano coloro che sono tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Per loro, infatti, vige il un divieto di fatturazione elettronica.

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