Turismo e freelance: le migliori città per fare workation quest’estate

A firma di Paolo Tanfoglio, CEO di Lokky

Desideri concederti una vacanza ma non puoi disconnetterti completamente dal lavoro? Se fino a poco tempo fa lo smart working sembrava un’opzione riservata a pochi, il COVID-19 ha reso il lavoro a distanza una realtà per molti professionisti. Sebbene dal 1° aprile 2024 il regime ordinario dello smart working, regolato dalla legge n. 81/2017, sia stato ripristinato, molte aziende lo consentono ancora, compatibilmente con le esigenze aziendali, trasformando ciò che prima era un privilegio dei “nomadi digitali” in una realtà accessibile a tutti: viaggiare senza dover rinunciare al lavoro, portando con sé solo lo smartphone o il PC. Questo fenomeno è noto come “workation”, un modello ibrido che coniuga lavoro e vacanza, consentendo di essere turisti senza rinunciare a email o chiamate di lavoro, a cui si può rispondere anche sotto il sole tropicale.

Tra i benefici di questo modello, quello di bilanciare gli impegni professionali con la scoperta di nuovi luoghi e trascorrere più tempo con familiari e amici. Oltre a favorire una migliore gestione dello stress, senza utilizzare necessariamente giorni di ferie, la workation non solo aumenta la produttività, ma aiuta anche a sviluppare abilità di gestione del tempo più efficaci . La possibilità di lavorare da luoghi diversi dall’ufficio tradizionale diventa un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro, attraendo nuovi talenti e riducendo il turnover, grazie alla maggiore soddisfazione dei dipendenti. Infine, la workation offre l’opportunità di connettersi con persone nuove, che condividono lo stesso stile di vita lavorativo, creando una rete di contatti preziosa per lo sviluppo personale e professionale.

Ma quali sono le migliori destinazioni per fare workation? Holidu, azienda leader in Europa nel settore delle case vacanza, ha stilato il ‘Workation Index’, una classifica delle migliori città del mondo per continuare a lavorare a pieno regime senza rinunciare al divertimento, considerando una serie di indicatori quali clima, costi di affitto, connessione Wi-Fi, disponibilità di spazi di co-working, costo medio del caffè e del cibo, tariffa media dei viaggi e attrazioni turistiche. Sul podio troviamo Bangkok (Tailandia), Nuova Delhi (India) e Lisbona (Portogallo). Anche se la velocità internet nelle prime due città non è tra le più elevate, il costo della vita è accessibile e offrono numerose attrazioni turistiche. Lisbona, invece, offre una varietà di vantaggi per coloro che scelgono di fare workation, come l’accesso alle spiagge vicine e ai trasporti convenienti.

Anche Preply, piattaforma di apprendimento digitale con tutor da tutto il mondo, ha stilato il suo Workation Index confrontando 75 città nei Paesi OCSE su 10 fattori, inclusi la conoscenza dell’inglese, l’assistenza sanitaria, la sicurezza, gli spazi verdi e l’inquinamento. Sul podio troviamo Brisbane in Australia, seguita da Lisbona in Portogallo e Nicosia a Cipro.

Prima di fare le valigie, però, è importante che i professionisti considerino le leggi fiscali e i visti di lavoro o i permessi di soggiorno, che possono variare da paese a paese. Ecco perché è necessario registrarsi presso le autorità locali del Paese di destinazione e ottenere un codice fiscale locale. Inoltre, il diritto alla libera circolazione può essere limitato per alcune categorie di lavoratori, ad esempio per le professioni che richiedono l’abilitazione ad un albo nazionale. Non solo, è fondamentale anche avere una copertura assicurativa adeguata per proteggere se stessi e il proprio lavoro. Tra le migliori coperture consigliate per i professionisti freelance che lavorano all’estero, ci sono:
• Assicurazione sanitaria internazionale;
• Assicurazione responsabilità civile, per proteggersi da eventuali danni causati a terzi durante lo svolgimento della propria attività, ad esempio danni causati a proprietà o persone;
• Assicurazione contro i danni causati dal lavoro;
• Assicurazione contro l’interruzione del lavoro a causa di malattia o infortunio, furto o la
perdita di attrezzature di lavoro.

In conclusione, il concetto di workation sta guadagnando sempre più popolarità, offrendo ai lavoratori la possibilità di conciliare lavoro e viaggio in modo innovativo. Con l’aiuto di classifiche come il Workation Index, è possibile individuare le migliori destinazioni per questa nuova modalità di lavoro, tenendo conto di una serie di fattori che vanno dalla connettività internet alla qualità della vita. Tuttavia, è importante considerare anche gli aspetti legali, fiscali e assicurativi prima di intraprendere un’esperienza di questo tipo. In definitiva, la workation rappresenta una risposta innovativa alle esigenze sempre più flessibili del mondo del lavoro moderno, offrendo un equilibrio tra lavoro e vita personale che può arricchire sia professionalmente che personalmente.