Rischi sul lavoro: cosa sono e come imparare a riconoscerli

Rischi sul lavoro: cosa sono e come riconoscerli

I rischi sul lavoro identificano tutti quei fattori che possono causare danni alla salute dei lavoratori, dipendenti o collaboratori, di un’azienda sia a breve che a lungo termine. Essi possono essere di varia natura, come ad esempio fisici, chimici, biologici, psicologici, ergonomici, di sicurezza e igienici.
Per riconoscere tali rischi è importante acquisire conoscenze specifiche riguardanti le varie tipologie di pericoli e le relative misure di prevenzione. A tale scopo, è possibile consultare la normativa vigente in materia di sicurezza e salute sul lavoro (D. Lgs. 81/2008), così come i materiali didattici e formativi messi a disposizione dalle autorità competenti e dalle organizzazioni sindacali.

In particolare, per riconoscere i rischi sul lavoro, è necessario effettuare un’analisi del posto di lavoro e del tipo di attività svolta. Uno dei primi adempimenti che un’azienda deve portare avanti quando analizza la propria politica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è quella di valutare i rischi sul lavoro connessi alle tipologie di attività e alle mansioni che vengono svolte all’interno dell’organizzazione aziendale; tenendo conto anche delle caratteristiche dei materiali e degli strumenti utilizzati, nonché delle modalità di organizzazione del lavoro e delle possibili fonti di stress e affaticamento.
Naturalmente non tutti gli imprevisti che possono presentarsi sul luogo di lavoro sono da attribuire a tutte le aziende; questi variano, infatti, se si tratta di imprese ad alto, medio o basso rischio. Ad ogni modo, risulta opportuno portare a conoscenza di tutti quali sono rischi sul lavoro nei quali si potrebbe incorrere.

Rischi sul lavoro: le diverse tipologie

È fondamentale che i lavoratori stessi siano formati ed informati riguardo ai rischi presenti nel loro ambiente di lavoro e siano addestrati all’uso corretto delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale.
Ma quali tipologie di rischio è possibile riscontrare mentre si svolge il proprio lavoro? Scopriamo le principali:

  • Rischio da stress: un tipo di rischio che viene spesso nascosto e non risulta immediatamente evidente. Chi lo subisce tende a nasconderlo, chi lo provoca spesso non si rende conto di quanto possa ledere l’efficienza e la dignità della persona che ne è oggetto. Si tratta di rischi psicosociali quali stress, violenza e molestie.
  • Rischio elettrico e rischio incendio: Si tratta di rischi tra loro correlati, perché l’uno può causare l’altro. Ovunque sia presente una presa, un quadro elettrico, dei PC collegati, dei macchinari alimentati a corrente o qualsiasi altro strumento collegato ad una fonte di alimentazione elettrica, esiste il rischio di guasto elettrico. Ovviamente vi sono settori nei quali tale rischio aumenta: imprese edili, installatori, artigiani, ecc. Il controllo delle centraline, la misurazione dei consumi e l’analisi dei picchi di uso dell’energia elettrica potrebbe rappresentare già un primo metodo di prevenzione sicuramente efficace.

Per quanto riguarda il rischio di incendio, nella maggioranza dei casi viene generato da un cortocircuito elettrico o da qualcosa che non ha funzionato all’interno del sistema elettrico dell’azienda. Questo rischio viene indubbiamente amplificato in quei luoghi dove vengono trattati prodotti chimici o prodotti altamente infiammabili, o dove sono presenti materiali che favoriscono l’aumento del focolaio di incendio: carta, tessuti, legno, materiale chimico.

  • Rischio chimico: Il contatto quotidiano con prodotti chimici può causare sia problemi di lungo raggio, ma anche problemi accidentali dovuti a fuoriuscite o contatti non preventivabili. Tutte le mansioni che hanno a che fare con prodotti per la pulizia o la disinfezione, per la stampa oppure quelle che si svolgono all’interno di laboratori chimici di prodotti di vario genere, sono sottoposte a rischi che devono essere prevenuti attraverso un dettagliato piano di prevenzione e protezione. Nel sistema di rischio da agenti chimici intervengono naturalmente anche le etichette obbligatorie, che le aziende produttrici devono mettere ben in evidenza, e di cui i lavoratori devono conoscere bene il significano (ad esempio dei simboli).
  • Rischi da esposizione ad amianto o campi elettromagnetici: Si tratta di rischi che portano danno ai lavoratori nel lungo periodo e in modo, a volte, irreversibile. Il contatto quotidiano o l’esposizione continuativa ad amianto o campi elettromagnetici sono fatali per il lavoratore che non adotta le dovute precauzioni.
  • Rischi da ponteggi o impalcature: Sono i potenziali pericoli associati all’utilizzo di strutture temporanee utilizzate in edilizia o in altre attività che richiedono l’accesso a aree elevate. Possono includere la caduta dall’impalcatura o dal ponteggio, l’instabilità della struttura, la caduta di materiali o attrezzature, l’elettrificazione della struttura, l’esposizione a sostanze chimiche o biologiche, nonché il rischio di incendio o esplosione. Ponteggi e impalcature devono essere installati, utilizzati e mantenuti in modo sicuro e conforme alle normative locali e alle linee guida di sicurezza, al fine di ridurre al minimo il rischio di incidenti e garantire la sicurezza dei lavoratori e delle persone che si trovano nelle vicinanze della struttura.

Come riconoscere i rischi

Data la numerosità e le diverse tipologie di rischi a cui si può andare incontro, imparare a riconoscere i potenziali pericoli riscontrabili all’interno della propria attività lavorativa è essenziale per evitare che si manifestino incidenti più o meno gravi, che possono andare a ledere la salute dei dipendenti, il buon andamento e la reputazione aziendale.
Esistono diverse modalità per imparare a riconoscere i rischi sul lavoro: partecipare a dei corsi di formazione specifici in materia di sicurezza e salute sul lavoro; consultare la normativa vigente in materia di sicurezza e salute sul lavoro; effettuare un’analisi accurata del posto di lavoro per identificare possibili fonti di rischio presenti; coinvolgere esperti in materia di sicurezza per individuare i rischi presenti e le relative misure di prevenzione; scambiare esperienze e informazioni con altri professionisti del settore per acquisire una conoscenza più approfondita dei rischi specifici in un determinato ambiente lavorativo.

In conclusione, per imparare a riconoscere i rischi sul lavoro è importante avere una cultura della prevenzione diffusa e condivisa da tutti i soggetti coinvolti, al fine di individuare e prevenire i rischi presenti nell’ambiente lavorativo.

A volte però la valutazione dei rischi e la messa in sicurezza del luogo di lavoro non è sufficiente a prevenire o evitare i pericoli. L’imprevisto si cela dietro l’angolo e per questo è buona norma stipulare una polizza assicurativa ad hoc per tutelare sé stesso e la propria attività, i propri dipendenti e anche i clienti.

La Copertura Responsabilità Civile di Lokky persegue l’obiettivo di coprire l’assicurato da tutti i rischi derivanti da un comportamento negligente, imprudente o colpevole, che danneggi qualcosa o qualcuno. Inoltre, essa include come garanzia primaria l’RC verso Terzi, volta a tutelare il patrimonio dell’assicurato in caso di risarcimenti dovuti a terzi. Spesso risulta importante includere anche la copertura RC Collaboratori, qualora le richieste di risarcimento riguardino l’infortunio di un proprio collaboratore. La copertura può essere ulteriormente personalizzata scegliendo tra numerose garanzie aggiuntive come Danni a Immobile e Contenuto, per proteggere i locali dove si svolge l’attività lavorativa ed il relativo contenuto (merci, arredamento, attrezzature).

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