È stato chiarito, con la risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-06307 del 7 Luglio scorso, come i contribuenti possano optare per la cessione della detrazione, o per lo sconto in fattura, per tutti quei lavori effettivamente realizzati, anche per quelli per cui non sia previsti SAL (Stati di Avanzamento Lavori). In ogni caso, relativamente ai lavori per cui è previsto un SAL, il quale si deve riferire ad almeno il 30% degli interventi complessivi, si devono considerare tutte le spese, anche quelle tecniche e funzionali al rilascio del visto.
Le criticità emerse – Un punto non completamente chiaro riguarda la determinazione della percentuale 30%, ossia che si riferisca alla spesa complessiva, o alla percentuale di intervento complessivo. Inoltre, la stima di questa percentuale in presenza di più interventi svolti, o da svolgersi, in parallelo, come per esempio la riqualificazione energetica e interventi antisismici, si ritiene possa essere calcolata sulla base degli interventi complessivi da realizzare. Si precisa anche che ogni spesa accessoria, anche connessa ad un’attività ancora da svolgere, entra nel computo della suddetta percentuale (l’installazione dei ponteggi, che può sembrare una voce indiretta di costo, rientra nel calcolo di questa percentuale).