Firma digitale e firma elettronica: le differenze

La firma digitale e la firma elettronica non sono sinonimi ma bensì due strumenti che presentano punti di contatto, ma che sono fondamentalmente differenti.
Entrambi gli strumenti garantiscono l’autenticazione digitale e rientrano tra quelli previsti dal Regolamento eIDAS e dunque ha validità all’interno di tutta l’Unione Europea. Lo stesso Regolamento eIDAS n. 910/2014 però fa distinzione tra tre diverse categorie di firma elettronica: quella semplice, quella avanzata e quella qualificata.

Firma digitale e firma elettronica: in cosa si distinguono

La firma elettronica semplice non presenta alcun tipo di meccanismo di validità. Da un punto di vista concettuale, anche una scansione di firma autografa può essere considerata una firma elettronica semplice. Anche perché le prime firme elettroniche nascono proprio con l’obiettivo di potere applicare una firma autografa, non manipolabile, su documenti digitali. Il principale problema della firma elettronica semplice è la sua validità: questa firma è teoricamente valida, ma potrebbe venire contestata e in questo caso spetterebbe all’utente dimostrare la sua autenticità. La firma elettronica semplice è, per definizione, una sottoscrizione di principio, che non fa riferimento ad alcun prodotto o servizio. È per questo motivo che il valore probatorio del documento su cui è apposta la firma elettronica viene di volta in volta determinato dal giudice, in base ai principi di sicurezza, integrità e immodificabilità.

In Italia la firma elettronica avanzata, anche detta FEA, ha lo stesso effetto giuridico di una firma autografa, garantisce perciò la connessione univoca al firmatario, la sua autenticità e l’integrità del documento sottoscritto. Inoltre soddisfa quattro requisiti fondamentali indicati dal Regolamento eIDAS. La firma elettronica avanzata è connessa soltanto al firmatario ed è idonea a identificarlo. È collegata a dati sottoscritti e consente l’identificazione di eventuali modifiche successive. Infine, la firma elettronica avanzata è garantita da un livello di sicurezza superiore, visto che necessita di un processo di verifica da parte del suo titolare, quindi, garantisce che non vengano fatte modifiche dopo l’apposizione della firma.

Firma elettronica qualificata e firma digitale

La firma elettronica qualificata, denominata FAQ, è invece una tipologia di firma ancora più tutelata e che risponde a ulteriori requisiti aggiuntivi. È basata su certificati elettronici qualificati ed è creata su dispositivi qualificati per la creazione di firme elettroniche. La firma elettronica qualificata è la sottoscrizione informatica più forte in termini di sicurezza del certificato e dello strumento attraverso il quale viene sottoscritta. Al contrario delle precedenti, infatti, per apporre una FEQ è necessario un hardware specifico, che può essere un lettore smart card USB o un token. In questo caso, la firma è legata a un certificato emesso da un’autorità e viene garantita sia l’autenticità di chi la appone sia l’assenza di modifiche al documento.

Da queste tre tipologie si distingue poi la firma digitale. Essa può essere considerata una firma elettronica qualificata, considerato che rispetta tutti i suoi requisiti. La sua peculiarità ulteriore e distintiva è il sistema di protezione, che si basa su coppie di chiavi crittografiche asimmetriche. In pratica, una firma digitale garantisce un sistema di sicurezza ancora più avanzato rispetto a quello della firma elettronica qualificata. Per questo il Legislatore le riconosce pieno valore legale. Il risultato è che, in caso di contestazione, non sarà il titolare a dovere dimostrare l’autenticità della firma digitale. Al contrario, starà all’altra parte dimostrare manipolazioni o incongruenze.

Perché utilizzare le firme elettroniche

Dopo aver definito con esattezza quali sono le firme elettroniche e le differenze, è giusto capire perché è importante utilizzarle. Le firme elettroniche avanzate e qualificate sono indispensabili per conferire validità legale ai documenti informatici in una serie di contesti come la sottoscrizione di contratti, di dichiarazioni o atti amministrativi nel pubblico e nel privato. La loro caratteristica è quella di avere lo stesso valore della firma autografa. Per questo sono sempre più utilizzate nei procedimenti digitalizzati e nella gestione documentale dematerializzata. Inoltre, va sottolineato che queste tipologie di firme riportano anche una serie di vantaggi per le aziende da tenere in considerazione, quali velocità nella gestione delle procedure, risparmio di tempo e risparmio economico.

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