Cos’è l’Hybrid Cloud
Il cloud ibrido è definito dal National Institute of Standards and Technology (NIST) come la combinazione di più infrastrutture cloud distinte (pubbliche, private o di comunità) che, pur rimanendo entità separate, sono connesse tramite tecnologie che garantiscono portabilità dei dati e delle applicazioni. Questa configurazione permette alle organizzazioni di distribuire risorse come calcolo e archiviazione su ambienti multipli: cloud pubblici, privati, data center on-premise o edge computing. Ciò consente una migrazione graduale verso il cloud, facilitando la trasformazione digitale senza interrompere le attività quotidiane.
Pro, Contro e Sicurezza nel Cloud Ibrido
Pro
- Flessibilità Operativa: Il cloud ibrido consente di combinare cloud pubblici e privati per adattare le risorse alle esigenze aziendali. Ad esempio, dati sensibili possono essere conservati in cloud privati, mentre i carichi di lavoro meno critici possono essere eseguiti su cloud pubblici, riducendo i costi e aumentando l’efficienza.
- Scalabilità: Le aziende possono sfruttare la capacità di scalare rapidamente utilizzando il cloud pubblico senza investimenti significativi in infrastrutture locali.
Contro
- Complessità e Visibilità Limitata: La gestione di ambienti multipli aumenta la complessità operativa, riducendo la visibilità sui carichi di lavoro distribuiti e potenzialmente rendendo più difficile monitorare e identificare minacce. Strumenti di logging distribuiti, provenienti da molteplici fonti, possono creare confusione. La soluzione ideale è adottare un sistema di logging centralizzato, che fornisca una visione integrata e unificata.
- Misconfiguration e Sicurezza: La configurazione errata è un rischio comune nel cloud ibrido, con modifiche rapide che possono esporre dati a minacce. Per affrontare queste sfide, è cruciale utilizzare modelli come lo zero trust, che non presuppone la sicurezza intrinseca di nessuna parte dell’infrastruttura.
Soluzioni di Sicurezza
Per rafforzare la sicurezza in un ambiente cloud ibrido:
- Crittografia: Protegge i dati sia durante il transito sia quando sono memorizzati.
- Controllo degli Accessi: Le aziende devono implementare politiche di accesso basate sui ruoli (RBAC) per garantire che solo gli utenti autorizzati accedano ai dati sensibili.
- Automazione e IA: Tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico possono aiutare nel monitoraggio delle anomalie e nella risposta tempestiva alle minacce. Un’integrazione tra i sistemi di sicurezza e monitoraggio permette di migliorare la reattività e ridurre i rischi.
Conclusione
Infine, standardizzare le misure di sicurezza tra ambienti diversi è essenziale per mantenere una protezione uniforme durante la migrazione e l’integrazione delle risorse. Questo include l’adozione di soluzioni di monitoraggio avanzate che utilizzano AI e machine learning per individuare le minacce in tempo reale e migliorare la capacità di reazione delle organizzazioni.