- Il ruolo dell’Oculista e gli errori medici in Oftalmologia
- Caso di negligenza oculistica
- La polizza RC Oculisti: copertura e vantaggi
Anche gli Oculisti sono obbligati a stipulare una polizza assicurativa che vada a tutelare loro e i propri pazienti da eventuali imprevisti o errori compiuti durante le visite, gli interventi o riguardanti le terapie consigliate. Come tutti i medici, anche gli oculisti possono essere soggetti a denunce da parte dei pazienti o di terzi e sono quindi coinvolti nel tema della responsabilità professionale per il loro lavoro collegata alla cosiddetta Legge Gelli, la numero 24 del 2017. Questa legge prevede l’obbligo assicurativo per i medici e per le strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private per la copertura responsabilità civile della struttura verso terzi.
Il ruolo dell’Oculista e gli errori medici in Oftalmologia
L’oculista è il medico in grado di prevenire, diagnosticare e trattare i disturbi e i problemi che possono colpire l’occhio. Per farlo visita il paziente, prescrive ulteriori esami necessari e utilizza i dati raccolti per prescrive la terapia più adatta, che può essere di tipo medico o chirurgico.
I casi più frequenti di errori medici che si registrano in oftalmologia, durante una visita generale, riguardano:
- L’erronea misurazione dell’acuità visiva e della pressione oculare;
- La mancata diagnosi di malattie dell’orbita, dell’apparato lacrimale o delle pupille;
- L’accertamento errato dello stato delle palpebre e la loro motilità;
- Una scorretta valutazione dell’allineamento degli occhi e della loro motilità.
Oltre a ciò, accade di frequente riscontrare errori medici durante l’intervento chirurgico.
Durante l’operazione per distrazione l’oculista chirurgo può danneggiare le strutture oculari oppure vengono riscontrate infezioni oculari postoperatorie. Anche durante il processo post-operatorio di riabilitazione può capitare che lo specialista ometta o sbagli la somministrazione di farmaci, dimentichi o trascuri la terapia riabilitativa, salti i controlli periodici, rendendo inadeguata l’assistenza nel periodo post-operatorio ospedaliero.
Alcune diagnosi risultano particolarmente difficili ma non bisogna mai sottovalutare anche gli accertamenti dei disturbi oculari più comuni. Un banale calcolo o trascrizione errata riguardante la mancanza di diottrie, con la conseguente prescrizione sbagliata di occhiali o lenti a contatto, può portare ad un peggioramento considerevole della vista, il che può condurre il paziente a denunciare il proprio medico per negligenza. Nel peggiore dei casi, quando si tratta invece di interventi chirurgici, l’oculista se distratto o a causa di un imprevisto potrebbe causare la cecità del paziente.
Caso di negligenza oculistica
Com’è successo nel 2000 ad Alba, una giovane di 25 anni. La ragazza lamentava un’improvvisa riduzione della vista all’occhio sinistro. La prima visita, eseguita in ospedale dall’oculista di turno, le diagnosticò un’emorragia endovitreale. Ma ad Alba venne semplicemente consigliato di attendere un eventuale riassorbimento, senza alcuna prescrizione terapeutica o di ulteriori controlli periodici a breve termine.
Nei mesi successivi venne visitata una seconda volta dallo stesso oculista, che nonostante non verificò alcun riassorbimento dell’emorragia né il recupero della vista, omise di predisporre un intervento di vitrectomia precoce con urgenza e lo rinviò a 2 mesi dopo. Inoltre, alla paziente non venne effettuata alcuna ecografia bulbare all’occhio sinistro, che avrebbe non solo escluso eventuali altre patologie, ma dato anche modo di monitorare l’evoluzione dell’emorragia vitreale.
Nel frattempo, la ragazza venne sottoposta a sedute di laserterapia all’occhio destro, per iniziale retinopatia diabetica senza fatti emorragici. Ma questi trattamenti furono effettuati senza praticare alcuna fluorangiografia, utile a evidenziare l’eventuale presenza di aree ischemiche da trattare e/o monitorare.
Al momento del primo intervento all’occhio sinistro non le fu fatto firmare alcun consenso informato relativo alla diagnosi o alla terapia programmata. Vennero poi eseguite altre operazioni, quali un intervento di cerchiaggio e vitrectomia.
L’esito fu sconvolgente: venne constatata la totale perdita della funzionalità dell’occhio nonché la paralisi del bulbo oculare, senza alcuna speranza di ripresa. Intanto si iniziò anche a riscontrare la progressiva riduzione della funzione visiva dell’occhio destro: infatti il visus dell’occhio destro era di 1,25/10, non correggibile con lenti.
Purtroppo il suo percorso si è concluso con la perdita completa della vista all’occhio sinistro, oltre all’atrofia dello stesso bulbo oculare; ha anche riportato danni gravissimi all’occhio destro. La giovane vittima si è quindi ritrovata, a soli 25 anni, quasi completamente cieca. Questo caso di malasanità oculistica ha registrato un risarcimento record di ben 510.000 € a favore della giovane paziente.
La polizza RC Oculisti: copertura e vantaggi
Stipulare dunque una polizza assicurativa è la scelta più corretta da prendere, perché purtroppo gli errori possono capitare. Per molti la polizza è un costo, ma se si guardano i rischi che possono sopraggiungere, proteggere la propria attività e il proprio patrimonio, risulta indubbiamente la decisione più sicura.
Sottoscrive una polizza RC Oculisti realizzata ad hoc per i professionisti del settore sanitario può tutelare il l’oculista da danni causati senza volerlo ai propri pazienti, anche durante un intervento. La polizza prevede la copertura delle richieste di risarcimento ricevute dall’assicurato per la prima volta nel periodo di assicurazione e denunciate nello stesso periodo per fatti commessi in tale periodo. Può includere anche i costi di difesa legale, con l’eventuale rimborso delle spese di consulenza e di assistenza legale, oltre alle spese processuali e alla parcella dell’avvocato. Inoltre, per i fatti avvenuti in precedenza alla stipula della polizza, il medico di chirurgia vascolare può usufruire della garanzia di retroattività.