Novembre si dichiara il mese più impegnativo dell’anno dal punto di vista fiscale. Dalle scadenze del 16 e del 30 novembre, infatti, il fisco incasserà ben 69 miliardi di euro. Senza contare le ulteriori richieste sul fronte fiscale che incomberanno sugli imprenditori durante il mese di Dicembre.
Vista la portata del gettito tante aziende avranno non pochi problemi a superare indenni questa raffica di scadenze fiscali. Quest’ultimo periodo dell’anno, infatti, costituisce un vero e proprio stress test che permetterà agli imprenditori di misurare la tenuta finanziaria delle proprie attività.
Oltre ad avere un carico fiscale tra i più elevati d’Europa, l’Italia, assieme al Portogallo, è il Paese dove pagare le tasse è più difficile, in particolar modo per le aziende.
Secondo le ultime statistiche disponibili, elaborate dalla Banca Mondiale, gli imprenditori italiani “perdono” 30 giorni all’anno (pari a 238 ore) per raccogliere tutte le informazioni necessarie per calcolare le imposte dovute; per completare tutte le dichiarazioni dei redditi e per presentarle all’Amministrazione finanziaria; e per effettuare il pagamento on line o presso le autorità preposte.
Le ultime scadenze di novembre
- 25 novembre: Per gli operatori intracomunitari obbligo mensile di presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.
- 30 novembre:
- Scadenza per la presentazione del Modello Redditi PF.
- Pagamento delle rate in scadenza nel 2022 di Rottamazione ter. Sono previsti i classici 5 giorni di tolleranza, per cui il pagamento sarà considerato tempestivo anche se avviene entro il 5 dicembre 2022.
- Pagamento del secondo o unico acconto Irpef sulla dichiarazione dei redditi 2022.
- In scadenza anche la LIPE (liquidazioni periodiche IVA) relativa al 3° trimestre 2022 e l’Autodichiarazione per gli aiuti di Stato.
Impegni fiscali anche a dicembre
Anche il prossimo mese di dicembre sarà particolarmente impegnativo sul fronte fiscale.
- 16 dicembre:
- Liquidazione e versamento IVA mese di Novembre, sempreché si tratti di contribuenti mensili;
- Versamento da parte delle aziende delle ritenute del mese di Novembre: contributi previdenziali, assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori;
- Pagamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi da rivalutazione del Tfr,
- Saldo dell’IMU su capannoni, uffici e negozi;
- Entro Natale: Le aziende dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti.
- 27 dicembre:
- Presentazione elenchi INTRASTAT mese di Novembre;
- Versamento acconto IVA mese di dicembre e 4° trimestre 2022.
Indubbiamente, non è da escludere che molti piccoli imprenditori si troveranno in seria difficoltà a rispettare tutte queste scadenze così ravvicinate.
Ma se qualcuno non rispetta le scadenze fiscali previste nelle prossime settimane, a cosa va incontro? L’ordinamento tributario impone al contribuente una sanzione dell’1% dell’importo da versare al fisco per ogni giorno di ritardo entro il 15° dalla scadenza. La percentuale sale al 15% se il pagamento viene effettuato entro il novantesimo giorno dalla scadenza. Per omesso pagamento o per versamento effettuato dopo 90 giorni dal termine previsto per legge, la sanzione sale al 30% dell’importo da versare all’erario.
Indipendentemente dal ritardo, sono altresì dovuti gli interessi pari al 4% (annuo) dell’importo da pagare. Va ricordato, infine, che le sanzioni possono essere fortemente ridimensionate usufruendo dell’istituto del “ravvedimento operoso”, a condizione che si versi sia l’importo omesso che la sanzione (opportunamente ridotta) e gli interessi. Le riduzioni diminuiscono con il passare del tempo di pagamento.