Google e USA: le polemiche e gli effetti a livello mondiale

Il fatto – Google è stato incriminato da 36 Stati USA di avere atteggiamenti anticoncorrenziali per quanto riguarda il Play Store di Android. Quest’ultimo ha una procedura open source, e Google va a capitalizzare con aggiunte di servizi e Play Store. In che modo? Prendendo parti sulle vendite e portando i consumatori ad acquistare tramite l’app. Questa problematica è stata evidenziata soprattutto da Epic Games, che è lo sviluppatore del gioco “Fortnite”, bandito dai vari store perché richiedeva forme di pagamento diverse per l’ottenimento dall’app.

Le conseguenze – Google e Apple hanno deciso di abbassare le tariffe, facendo venire dubbi circa il mercato concorrenziale: diminuire le tariffe porta ad una riduzione di costi e personale. La morale è che con questo gesto hanno aggravato la situazione, poiché hanno permesso una strada preferenziale alle app presenti nei loro sistemi operativi, tendendo ad occupare una posizione eccessivamente dominante, specialmente nei mercati USA.

La risposta – Google ha reagito bene alla causa, sostenendo i valori di libertà alla base del sistema operativo: il Play Store, e in generale l’Android, consente ai competitor di proporre nuovi dispositivi. In più, esistono altri store a cui rivolgersi (es. Amazon AppStore). È una mossa, questa contro Google, che andrebbe a discapito dei piccoli sviluppatori, e a supporto dei grandi player.