- Termina la Stagione dei Bonus
- Condomini
- La proroga per le villette
- La norma “salva infissi”
- Superbonus: ipotesi di detrazioni per 10 anni
- Sismabonus
Termina la Stagione dei Bonus
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che la stagione dei bonus 110% per tutti e di sconti o cessioni per un numero ampissimo di interventi non tornerà mai più, in quanto la situazione finanziaria non lo consente: non ci sono soldi a sufficienza e i numeri raggiunti risultano insostenibili per le casse dello Stato. Al momento, quindi, il governo ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutti i bonus edilizi e ha ridotto il Superbonus al 90%. L’esecutivo è dovuto intervenire d’urgenza per mettere in sicurezza i conti dello Stato ed evitare che nuove imprese o privati venissero attratti dallo sconto in fattura, dato che il meccanismo della super agevolazione sui lavori edilizi ha generato 120€ Mld di debito maturato, che lo Stato dovrà pagare.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le scadenze e proroghe previste per i prossimi mesi.
Condomini
Al momento lo sconto totale al 110% potrà venire utilizzato da chi ha presentato l’apposita documentazione nel 2022, fino alla fine dell’anno in corso per i condomini e le cooperative edilizie, con cessione o sconto se già formalizzati nel 2022. Nello specifico, per i condomini il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 31 dicembre 2025 ma con aliquote decrescenti:
- 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
- 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
- 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
La proroga per le villette
Per le villette arriva la proroga di almeno 6 mesi per fare i bonifici e avere così diritto al Superbonus 110% riservato alle case unifamiliari. Il Governo avrebbe dunque dato il consenso per far slittare il termine tassativo, entro il quale dare comunicazione per l’opzione bonus edilizi e dunque concludere i lavori, al 30 settembre 2023. La mozione dovrebbe recepire le indicazioni dell’esecutivo, dando parere favorevole alla soluzione individuata nei giorni scorsi dal relatore del decreto, Andrea de Bertoldi (Fdi), che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui viene preso in carico dalla banca. L’eventuale proroga verrà riservata a chi avesse completato almeno il 30% degli interventi previsti entro lo scorso 30 settembre 2022, per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%. L’obiettivo dell’esecutivo è scongiurare il blocco dei lavori in corso, dato che il termine per effettuare le spese scade il 31 marzo, e dare un po’ più di respiro ai cantieri che hanno accumulato ritardi.
La norma “salva infissi”
Arriva anche una norma “salva infissi” e “salva caldaie”, che permetterà ai lavori in edilizia libera (installazione di infissi, caldaie e pompe di calore) di essere fatti ancora con lo sconto in fattura, se acquirente e installatore produrranno un’autocertificazione che afferma che il contratto tra le parti è stato stipulato prima del 16 febbraio 2023.
Superbonus: ipotesi di detrazioni per 10 anni
Un’altra ipotesi allo studio riguarderebbe l’allargamento delle tempistiche per sfruttare il Superbonus come detrazione nella dichiarazione dei redditi. Se il periodo di “rimborso” si allungasse a 10 anni, anziché gli attuali 4, i contribuenti parzialmente incapienti avrebbero più anni a disposizione sui quali spalmare l’agevolazione, recuperandola grazie a un tetto di capienza fiscale annuale più basso.
Sismabonus
Un’altra modifica riapre il diritto allo sconto in fattura per il Sismabonus, ma limitato all’area dei 140 Comuni colpiti e danneggiati dal sisma in Centro Italia. Stessa cosa dicasi per IACP (Istituto autonomo case popolari) e Onlus.
E dovrebbe arrivare anche la soluzione, attraverso l’autocertificazione, nel caso di lavori non ancora iniziatiper l’edilizia libera. Sulle varianti in corso d’opera, invece, non ci saranno effetti riguardo cessioni di crediti e sconti in fattura. In questo modo non nasceranno regimi differenziati in caso di variazioni. In base alla legge, a una Cilas comunicata prima del 16 febbraio è possibile agganciarne un’altra per variarne il contenuto. In questo caso, secondo un emendamento, per i termini si guarda comunque alla prima comunicazione e non alle altre. Questa decisione si riflette sulle delibere condominiali. Anche in caso di nuova delibera successiva a quella iniziale la decorrenza dei termini e gli sconti in fattura non cambiano.
Al momento resta da definire come aiutare famiglie e imprese rimaste senza il Superbonus a causa del blocco delle cessioni di credito e degli sconti in fattura, introdotto il 16 febbraio scorso.
Si allontana la proposta di ABI e ANCE, di permettere alle banche di utilizzare i crediti in compensazione esterna con parte dei debiti dei propri correntisti e clienti, valutata in modo “freddo” dal Governo. Un’alternativa allo studio è quella di permettere alle banche, in caso di compensazione impossibile, di trasformare i crediti in titoli di Stato. L’ipotesi in valutazione potrebbe riguardare l’acquisto di nuove somme. Per l’ufficialità si dovrà attendere la votazione della Commissione Finanze agli emendamenti e, successivamente, la doppia approvazione delle aule di Camera e Senato.
A seguito dei numerosi aggiornamenti normativi e delle continue precisazioni sull’argomento, può essere difficile per un privato usufruire dei diversi bonus edilizi senza incorrere in errori commessi involontariamente, che possono comportare l’esclusione dalle relative agevolazioni fiscali. A ciò si aggiunge anche l’imprevisto di poter essere conseguentemente sanzionati, sia dal punto di vista amministrativo che pecuniario, mettendo magari a rischio il proprio patrimonio personale. Ecco perché, al fine di tutelarsi, è fortemente consigliabile informarsi preventivamente e stipulare un’assicurazione che preveda delle coperture adatte a tutelare il proprio patrimonio, anche nell’ambito dei bonus edilizi, come la soluzione assicurativa Lokky RC Asseverazione SuperBonus 110%.