Blocco licenziamenti: la respinta della Commissione europea

Sebbene l’Italia aveva già ufficializzato l’entrata in vigore da marzo 2020 del blocco dei licenziamenti, la Commissione europea non condivide la proroga prevista con il Decreto Sostegni, ritenuto rovinoso per il mercato del lavoro. Si tratta di una posticipazione al 30 giugno e fino al 31 ottobre per le aziende che accedono a CIG e assegno ordinario. È una soluzione che va ad avvantaggiare i lavoratori a tempo indeterminato a scapito di quelli a tempo determinato. Il motivo per cui la Commissione Europea si trova contro questa scelta deriva dal fatto che l’Italia è stato l’unico Paese effettivo ad introdurlo, motivo per cui è considerato poco efficace e superfluo. A fronte di questo è stata fatta un’analisi sulla reattività del mercato del lavoro ai cambiamenti economici, e si nota come Paesi Europei siano comunque riusciti a contenere la situazione economica derivata dalla pandemia.