Modalità di pagamento Rimessa Diretta: in cosa consiste e quando usarla

 

 

 

 

 

La Rimessa Diretta fa riferimento alla modalità di pagamento con la quale il cliente è tenuto a saldare il suo debito. Per questi pagamenti il fornitore non deve comunicare altre informazioni e il pagamento deve essere effettuato direttamente da chi ha ricevuto la fattura o, in altre parole, che non devono esserci intermediari tra il debitore, ovvero chi deve saldare il prodotto/servizio oggetto della transazione, e il creditore, che l’ha fornito. Il pagamento a rimessa diretta deve essere effettuato direttamente al domicilio del creditore. Inoltre, questa indicazione non deve confondersi con le diciture pagamento a vista fattura e pagamento a consegna fattura.

Come funziona e cosa significa Rimessa Diretta

La Rimessa Diretta è una dicitura che indica delle forme di pagamento per cui non è necessario inviare ulteriori notifiche o usare intermediari. Con questa dicitura, inserita all’interno di una fattura commerciale, si fa riferimento alle modalità di pagamento con cui il cliente è tenuto a corrispondere la somma dovuta senza alcun ulteriore onere di comunicazione da parte del creditore. Una volta ricevuta la fattura con Rimessa Diretta il debitore dovrà provvedere al suo saldo nei termini stabiliti così come indicati in fattura. Esempi di Rimessa Diretta possono essere un bonifico, un assegno o contanti poiché in questo caso il debitore ha piena responsabilità del pagamento e può farlo in maniera indipendente.

Se dunque in una fattura è presente l’espressione “Pagamento con rimessa diretta”, si dovrà provvedere al pagamento direttamente a favore del fornitore, senza che questi debba comunicare altre informazioni, attraverso un mezzo di pagamento immediato. Il pagamento con Rimessa Diretta non può, ad esempio, essere effettuato a mezzo di ricevuta bancaria, come ad esempio la Ri.Ba., che implica necessariamente l’intermediazione di un Istituto di credito.

Dove va indicata la Rimessa Diretta

L’emissione di una fattura richiede la compilazione di diversi campi. Una delle voci più importanti è quella relativa ai termini di pagamento: è in questa sezione che va indicata la dicitura “Rimessa Diretta” seguita dalle tempistiche richieste per il saldo (a vista, a 30 giorni, a 60 giorni, rateizzato, ecc.) e dalle modalità di pagamento (bonifico bancario, assegno, ecc.).
Sola la compilazione corretta di tutti questi campi presenti nella fattura elettronica riporterà in maniera chiara per il cliente i termini e le modalità di pagamento, così da evitare incomprensioni.

Rimessa Diretta a vista fattura

L’espressione Rimessa Diretta non si riferisce ai termini di pagamento della fattura, che possono essere liberamente concordati tra le parti. Il pagamento potrà dunque essere:

  • immediato;
  • anticipato;
  • effettuato al momento della consegna della merce o della prestazione del servizio;
  • differito, ad esempio, a 30, 60, 90 o 120 giorni rispetto all’emissione della fattura.

Tuttavia, le fatture che riportano la dicitura Rimessa Diretta a vista, generalmente riportata in calce, devono, invece, essere saldate contestualmente alla loro emissione, ovvero nel momento in cui il cliente riceve il documento.

Opzioni di pagamento

Con la rimessa diretta le opzioni di pagamento sono:

  • Bonifico bancario: il modo più semplice per saldare una fattura a rimessa diretta (anche nell’immediato, grazie alla possibilità del bonifico istantaneo). Per riceverlo, è necessario che il creditore indichi il proprio IBAN sulla fattura;
  • Assegno bancario: sull’assegno devono essere riportati, oltre agli estremi del creditore, anche il suo indirizzo, così che l’assegno possa essere recapitato al suo domicilio;
  • Vaglia postale: da intestare al creditore e recapitare al suo indirizzo. Il vantaggio di questo metodo è che il pagamento può essere riscosso anche da chi non ha un conto corrente bancario a sé intestato;
  • Carte di credito o servizi simili;
  • Pagamento attraverso piattaforme digitali (ad esempio PayPal): anche in questo caso è necessario conoscere gli estremi del creditore.

Mancato pagamento della Rimessa Diretta

Può capitare che una fattura con Rimessa Diretta non venga saldata dal cliente nei termini stabiliti. In questi casi, dopo una prima richiesta di saldo informale, è opportuno tutelarsi con l’invio di una formale lettera di sollecito e, nel caso in cui anche questa comunicazione non dovesse risultare efficace, rivolgersi a un avvocato per valutare l’opportunità di attivare le procedure per il recupero coattivo del credito.

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