Ecobonus 110 e Sismabonus 110 nel dettaglio
L’Ecobonus permette di ottenere la detrazione fiscali per interventi di miglioramento e riqualificazione energetica degli edifici. Prevede una detrazione dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus. L’ammontare delle detrazioni vale solo per i seguenti interventi:
- Lavori su edifici unifamiliari per la sostituzione di impianti ibridi o geotermici e di micro-cogenerazioni;
- Interventi di isolamento termico su superfici opache verticali e orizzontali (bonus facciate);
- Lavori su parti comunica che riguardano la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’istallazione centralizzata del riscaldamento e il rinfrescamento.
Queste tipologie di interventi vengono definiti trainanti perché, se congiuntamente a questi viene eseguito un altro lavoro di tipo di trainato lo si può includere della detrazione fiscale. Si fa riferimento agli interventi di:
- Lavori di migliorazione energetica (bonus infissi);
- Montaggio di impianti solari fotovoltaici;
- Allestimento di sistemi di accumulazione integrati negli impianti solari fotovoltaici;
- Installazione delle colonnine utilizzate per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Il Sismabonus, invece, è una detrazione fiscale prevista per gli interventi di adeguamento antisismico realizzati negli immobili sia residenziali che produttivi. In quanto agevolazione fiscale, consente di ottenere una detrazione IRPEF o IRES a seconda del soggetto richiedente. Infatti, il Sismabonus può essere richiesto sia dalle persone fisiche che dalle società.
La Legge di Bilancio 2023 ha previsto anche per quest’anno la proroga del Sismabonus. La detrazione, variabile dal 50 al 110% a seconda dell’intervento e della tipologia di immobile, è agevolabile su una spesa massima di 96.000 euro. Unico requisito è la presenza della costruzione in area sismica compresa nell’area dei 140 Comuni colpiti e danneggiati dal sisma in Centro Italia. La nuova Legge di Bilancio prevede l’applicazione di due diverse tipologie di aliquote.
Il Sismabonus ordinario prevede una detrazione minima del 50%, che può aumentare fino all’80% se diminuiscono le classi di rischio sismico e fino all’85% se i lavori vengono effettuati in un condominio. Il Sismabonus resta in vigore fino al 31 dicembre 2024;
Il SuperSismabonus prevede un’agevolazione fiscale che può arrivare fino al 110%. Inoltre, la sua scadenza è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, ma le aliquote scenderanno progressivamente:
- 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023;
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per le spese sostenute nel 2025.